BERGAMO, ITALIA — Raffaele Palladino ha ufficialmente preso le redini dell’Atalanta Bergamasca BC con la promessa ardente di ripristinare la famosa identità del club: intensità, grinta e pressione incessante. Nominato martedì scorso in seguito all’esonero di Ivan Juric dopo una serie negativa (4 vittorie, 8 pareggi, 3 sconfitte), Palladino ha dichiarato: “Ho aspettato l’Atalanta. È questo il mio posto.“
Sebbene Gian Piero Gasperini, l’artefice dell’epoca d’oro dell’Atalanta, non abbia ancora parlato direttamente con il suo ex pupillo dopo la nomina (“Non ne ho avuto l’occasione”, ha detto Palladino), la sua influenza incombe. Entrambi hanno allenato sotto la sua guida e ne hanno assorbito la filosofia: pressing alto, transizioni rapide e uno spirito di squadra incrollabile.
“Lotta su ogni pallone” – Il nuovo mantra
Nel suo debutto in conferenza stampa posticipato questa sera allo Stadio di Bergamo, Palladino ha sottolineato la continuità con l’innovazione:
“Il dogma qui è lottare su ogni pallone. Non meritiamo la nostra posizione attuale, ma *ci* rialzeremo.”
Pur rispettando il lavoro di Juric sulla preparazione fisica (“ha fatto un buon lavoro”), Palladino sta infondendo nuova energia in una squadra che manca di fiducia. Ha confermato di aver già contattato tutti i nazionali, incluso Ademola Lookman, e ha inviato un messaggio chiaro: “Le voci sono finite.”
Niente più voci su Lookman – Un nuovo inizio
Dopo che le tensioni si sono placate in estate, quando il nazionale nigeriano Ademola Lookman ha cercato un’uscita che non si è mai concretizzata sotto la guida di Juric, mettendo a dura prova il loro rapporto, il nuovo allenatore ha contattato immediatamente.
“Lookman si è presentato molto bene alla nostra chiamata”, ha detto Palladino con calma.
“Il suo minutaggio? Guadagnato in allenamento come tutti gli altri.”
Nessun trattamento di favore; nessun rancore. Solo competizione e impegno: un nuovo inizio per riaccendere il **DNA Atalanta**: intensità giovanile unita a flessibilità tattica.
Visione tattica: Ritorno in forma e gol
Palladino non è legato a un solo modulo, ma vede promesse in schemi familiari:
– ✅ Predilige il **3-4-2-1**, citando l’idoneità dei giocatori.
– 🔍 Si concentra sull’avere *”più giocatori in area”*, risolvendo i cronici problemi di conversione dei gol dalle fasce.
– 🧠 Prima il cambio di mentalità; poi i trasferimenti (*”Nessuna richiesta ora, credo in questo gruppo”.*)
Eredita giocatori plasmati dall’aggressività di Gasperini, ma che hanno perso slancio a causa di sistemi rigidi dopo la partenza.
Ora, tornato a casa, prima di affrontare sabato il Napoli di Antonio Conte allo stadio Maradona – un palcoscenico simbolico perché segna sia il ritorno che la rinascita – Palladino punta a qualcosa di più della semplice salvezza:
“Il nostro obiettivo? La qualificazione europea.”
E oltre?
Un promemoria che, anche senza parlare ancora…
alcune eredità parlano abbastanza forte.
